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Francesca Zampollo food design

Francesca Zampollo: vivere di Food Design

⚡️ In breve

Il Food Design è una disciplina nata in Italia non più di 25 anni fa che consiste nella progettazione finalizzata a innovare prodotti, servizi e sistemi legati al cibo.

Da non confondere con il Food Styling – l’arte di preparare e presentare il cibo per la fotografia, i media e la pubblicità – il Food Design abbraccia un ampio ventaglio di attività volte a trovare soluzioni innovative ai problemi del settore alimentare.

 
Quando Francesca si è innamorata del Food Design, il Food Design ancora non esisteva.

O meglio, esisteva, ma nessuno fino a quel momento aveva pensato di strutturarlo in una disciplina riconosciuta e diffusa a livello internazionale.

Così, ha pensato bene di occuparsene lei.

Come a dire: se non esiste un contesto favorevole alle tue idee, crealo tu.

Francesca Zampollo è ex docente universitaria alla Auckland University of Technology, in Nuova Zelanda, oggi consulente, insegnante e ricercatrice nell’ambito del Food Design, fondatrice dell’Online School of Food Design e co-fondatrice dell’International Center for Food Design.

La sua storia in breve

  1. Inizio del percorso al Politecnico di Torino: Francesca decide di partecipare a un workshop di Food Design durante i suoi studi in design industriale al Politecnico di Torino, dove ha la possibilità di scoprire il lavoro di Davide Scabin, visionario chef stellato italiano.

  2. Scoperta del potenziale del cibo come materiale di progettazione: Durante il workshop, Scabin presenta il suo Cyber Egg, un piatto innovativo che cambia radicalmente la prospettiva di Francesca sul cibo, rendendola consapevole delle possibilità di progettazione nel settore alimentare.

  3. Stage presso Venchi, azienda torinese di cioccolato: Dopo il workshop, Francesca intraprende uno stage presso Venchi lavorando alla progettazione di Unico, un nuovo snack da lanciare sul mercato.

  4. Master in Food Design a Londra: Non trovando corsi specifici di Food Design in Italia, Francesca decide di volare a Londra, completare un master in Food Design e successivamente intraprendere un dottorato di ricerca tra Londra e New York.

  5. Fondazione della International Food Design Society (2009): Durante il dottorato, Francesca condivide con uno dei suoi professori la frustrazione legata al Food Design che, in quanto disciplina giovane, non aveva un giornale accademico o una conferenza accademica dedicata. Il professore risponde con una domanda chiave: “Why don’t you do it?” – “Perché non lo fai tu?” Questo semplice interrogativo motiva Francesca ad agire, fondando la International Food Design Society come primo spazio per unire persone interessate all’argomento.

  6. Organizzazione del primo Food Design Symposium (2010): Francesca organizza il primo evento in presenza, il Food Design Symposium, evolutosi nella International Conference on Designing Food and Designing for Food, la prima conferenza accademica sul Food Design al mondo, svolta nel 2012, 2014 e 2015.

  7. Fondazione dell’International Journal of Food Design (2014): Per affrontare la mancanza di risorse accademiche nel settore, Francesca fonda l’International Journal of Food Design, il primo giornale accademico dedicato al Food Design.

  8. Insegnamento alla Auckland University of Technology (2014-15): Dopo aver trascorso otto anni a Londra, Francesca si trasferisce in Nuova Zelanda e inizia a insegnare Design Theory alla Auckland University of Technology. Nonostante la carriera accademica fosse sempre stato il suo sogno, dopo due anni di insegnamento avverte la necessità di un cambiamento verso una prospettiva più libera e flessibile.

  9. Transizione verso uno stile di vita più libero: Francesca abbandona la cattedra universitaria, apre partita IVA e inizia il suo percorso da libera professionista seguendo progetti di consulenza e insegnamento nell’ambito del Design e del Food Design. Nel frattempo, vive come nomade digitale viaggiando attraverso 3 continenti per un anno e mezzo.

  10. Creazione della Online School of Food Design (2015): Francesca progetta e lancia l’Online School of Food Design, la prima piattaforma di online education sul Food Design, dove insegna la disciplina a prezzi e con tempi molto ridotti rispetto ai percorsi universitari.

  11. Consulenza, insegnamento e scrittura: come libera professionista, Francesca segue progetti di consulenza presso aziende e altre organizzazioni. Nel frattempo, scrive libri sul Food Design e accetta contratti di insegnamento brevi in università e altri istituti. Vola tra Europa, America e Asia per tenere conferenze sul Food Design e conclude il suo periodo nomade trasferendosi sulle Alpi francesi per un paio d’anni prima di tornare in Italia.

  12. Obiettivi futuri: Attualmente, Francesca prosegue la sua attività di consulenza e insegnamento del Food Design.

    All’interno dei suoi progetti, ha iniziato a promuovere il nuovo approccio della Spiritual Sustainability, che integra e arricchisce il concetto di sostenibilità, fino a oggi trattata esclusivamente in riferimento alle dimensioni ambientale, economica e sociale.

    La Spiritual Sustainability implica la consapevolezza e l’integrazione dei valori personali, delle convinzioni etiche e della connessione spirituale nelle scelte di progettazione.

    In questo modo, è possibile assicurare che i progetti, i prodotti e le decisioni siano allineati non solo con gli standard ambientali, sociali ed economici, ma anche con una visione più profonda della vita e del significato personale.

    Questo approccio considera l’importanza di creare qualcosa di sostenibile dal punto di vista materiale e che al tempo stesso contribuisca al benessere interiore e al significato individuale tanto del consumatore quanto del designer.

Come ha iniziato a lavorare nel Food Design?

Francesca si è avvicinata alla disciplina del Food Design ai tempi dell’università e da quel momento ha dedicato la sua carriera all’insegnamento, divulgazione e applicazione della materia contribuendo a strutturarla come disciplina riconosciuta a livello internazionale.

Se ti piacerebbe iniziare a lavorare nel mondo del Food Design e progettare soluzioni innovative per risolvere i più importanti problemi del mondo del food, dai un occhio ai corsi della Online School of Food Design.

Come ha fatto a diffondere la disciplina del Food Design?

Francesca Zampollo ha dedicato la sua intera carriera alla diffusione del Food Design, adottando un mix di canali  accademici e professionali:

  1. Fondazione della International Food Design Society: Nel 2009, Francesca ha fondato la International Food Design Society come un primo spazio per unire le persone interessate al Food Design. Questa iniziativa ha fornito una piattaforma per la condivisione di conoscenze, l’organizzazione di eventi e la creazione di una comunità internazionale di professionisti e appassionati.

  2. Organizzazione di eventi e conferenze: Nel 2010, Francesca ha organizzato il primo Food Design Symposium, che successivamente è evoluto nella International Conference on Designing Food and Designing for Food. Questi eventi hanno fornito un forum per la presentazione di ricerche, idee e progetti nel campo del Food Design, contribuendo a consolidare la disciplina a livello accademico e professionale.

  3. Fondazione dell’International Journal of Food Design: Nel 2014, Francesca ha fondato l’International Journal of Food Design, il primo giornale accademico dedicato al Food Design. Questo ha contribuito a creare uno spazio formale per la pubblicazione e la condivisione di ricerche nel campo, aggiungendo una dimensione accademica alla disciplina.

  4. Online School of Food Design: Francesca ha lanciato l’Online School of Food Design, offrendo corsi online accessibili per coloro che desiderano approfondire la disciplina del Food Design. Questa iniziativa ha reso l’apprendimento più accessibile e ha contribuito a diffondere le conoscenze a livello globale.

  5. Libri e pubblicazioni: Francesca ha scritto e pubblicato nove libri sul Food Design, contribuendo alla divulgazione di informazioni e idee chiave nel settore. Queste pubblicazioni hanno avuto un impatto educativo e informativo.

  6. Partecipazione a conferenze internazionali: Francesca ha tenuto più di quaranta conferenze e presentazioni sul Food Design in tutto il mondo e collaborato con più di venti università e istituzioni accademiche sparse per il globo. Questa presenza internazionale ha contribuito a diffondere la disciplina e a creare legami con professionisti di diverse culture.

  7. Presenza online: Francesca ha utilizzato le piattaforme digitali e i social media per diffondere online le sue conoscenze. Questa presenza online ha contribuito a raggiungere un pubblico più vasto e a mantenere un costante coinvolgimento nella comunità del Food Design. Nell’esperienza di Francesca, Instagram e LinkedIn si sono rivelate le piattaforme più utili per raggiungere un pubblico più ampio. La pubblicazione di video su YouTube, nonostante Francesca la abbia approcciata con costanza per diversi anni, non ha invece contribuito alla creazione di un seguito consistente, ma è stata utile per la generazione di contatti e opportunità professionali, oltre che per il posizionamento sui motori di ricerca.

Alcuni insegnamenti dalla storia di Francesca

L’intervista con Francesca Zampollo è stata di grande ispirazione e ha offerto diversi spunti per riflettere su come affrontare il cambiamento e costruire un percorso professionale ritagliato sulle nostre esigenze:

  1. Non conta ciò che è giusto sulla carta, ma solo ciò che è giusto per te. Francesca ricopriva il ruolo di docente universitario in Nuova Zelanda, il lavoro dei sogni per tante persone, ma dentro di lei lo viveva come un peso. La realtà si rivela spesso molto diversa dalle nostre aspettative. L’importante è riconoscere quello che proviamo dentro di noi e attivarci per cambiare quando le cose non ci vanno più bene.

  2. Cambiare vita è sempre possibile, indipendentemente dalla carriera che hai intrapreso. Diventare docente universitario richiede tanti anni di studi e di sacrifici. Questo non significa che tu non possa più cambiare. Anzi, dovresti ragionare sulle competenze che hai accumulato grazie al tuo lavoro e su come sfruttarle a tuo vantaggio per costruire un nuovo percorso.

  3. Risparmiare denaro è fondamentale per poter cambiare vita. Se non hai modo di creare un’entrata alternativa mentre lavori, cambiare vita significa attraversare un momento in cui dovrai affrontare le tue spese quotidiane mentre non starai guadagnando niente. Inizia a mettere in ordine le tue finanze e ad accumulare il budget che ti serve per quell’idea che hai in mente.

  4. “What’s the worst that could happen?” Se vuoi cambiare vita ma hai paura di quello che potrebbe succedere abbandonando la stabilità, chiediti: “Qual è la cosa peggiore che potrebbe succedere?” e scrivi le risposte su un foglio di carta. Questo ti aiuterà a razionalizzare le tue paure e a relativizzarle ragionando sulle possibili soluzioni.

  5. “Why don’t you do it?” Se sei convinto della bontà di una tua idea e noti che nessuno l’ha ancora realizzata, potrebbe trattarsi di una grande opportunità da cogliere. Rimboccati le maniche e segui le tue intuizioni.

La risorsa rilevante

🗣️ “Why don’t you do it?

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Conosci persone con una storia simile a questa? Segnalacele qui e proveremo a intervistarle.

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