libertà giuseppe funicello

Giuseppe Funicello: Programmare la libertà

⚡️ In breve

Nome:
Giuseppe Funicello
Settore:
Programmazione
Di cosa si occupa:
Programmatore freelance, giuppi.dev
Anno di inizio:
2018
Ricavi annuali (range)*:

<5K | 5K – 25K | 25K – 100K | >100K

*Valori indicativi della dimensione dell’attività. Non rappresentano i guadagni puntuali dell’intervistato.

I nomadi digitali, persone che hanno abbracciato uno stile di vita indipendente dal luogo in cui si trovano grazie alle tecnologie digitali, sono passati da eccentrici a mainstream nel giro di un decennio.

Lo afferma il report del 2023 di MBO Partners che conta più di 17 milioni di nomadi digitali solo negli Stati Uniti, con una crescita del +131% rispetto el pre-pandemia.

 

Lavorare di fronte al mare su una spiaggia caraibica mentre si sorseggia un drink è un sogno per tanti. Ma a noi di Relevant non interessano i luoghi comuni, anche perché li abbiamo provati e la realtà spesso delude le aspettative.

Al sole fa caldo, sullo schermo del pc non si vede niente e quando stai bevendo un cocktail la call con il cliente non è esattamente ciò a cui vorresti pensare…

Quello che ci interessa è invece l’idea di poter scegliere liberamente lo stile di vita che fa per noi sfruttando il lavoro come mezzo per realizzarlo anziché subirlo come limite alle nostre aspirazioni.

Un’idea che abbiamo trovato espressa perfettamente nella storia di Giuseppe.

Chi è Giuseppe Funicello

Giuseppe Funicello è un programmatore freelance di 36 anni specializzato nello sviluppo di siti web che dal 2018 vive come nomade digitale insieme a sua moglie e a suo figlio. Oltre al suo lavoro come programmatore, crea contenuti per il suo canale YouTube, insegna programmazione in una scuola online e offre corsi e mentorship sulla programmazione e sul nomadismo digitale sul suo sito giuppi.dev

Come è diventato nomade digitale

Giuseppe ha seguito un percorso graduale da impiegato a nomade digitale che possiamo riassumere in alcuni passaggi principali:

  • Inizio come impiegato: Giuseppe ha iniziato la sua carriera come impiegato informatico, lavorando a turni, compresi quelli notturni. Tuttavia, ha iniziato a sentirsi insoddisfatto di questa routine.

  • Scoperta del nomadismo digitale: Nel 2013, Giuseppe ha scoperto il concetto di “nomade digitale” su internet attraverso il portale nomadidigitali.it. Questa scoperta ha scatenato il suo interesse per uno stile di vita più libero e flessibile.

  • Studio e acquisizione di competenze: Per intraprendere una carriera da nomade digitale, Giuseppe ha iniziato a studiare e acquisire le competenze necessarie, concentrandosi sulla progettazione e sviluppo di siti web. Ha quindi lavorato per diventare un programmatore freelance.

  • Lavoro in una startup: Ha lasciato il lavoro a turni e ha iniziato a lavorare come full stack developer in una startup. Questo gli ha permesso di accumulare ulteriore esperienza nel settore e di abbandonare gradualmente il lavoro tradizionale.

  • Apertura della partita IVA: Nel 2018, Giuseppe ha preso la decisione di licenziarsi dal suo lavoro in azienda e ha aperto una partita IVA, anche senza avere clienti fissi iniziali. Questo gli ha permesso di lavorare in modo indipendente come freelance.

  • Consolidamento delle collaborazioni: Nonostante alcune difficoltà iniziali e rifiuti da parte di aziende che richiedevano la sua presenza fisica in ufficio, Giuseppe ha lavorato duramente per consolidare le sue collaborazioni e costruire una clientela solida.

  • Vita da nomade digitale: Dopo aver stabilito una base di clienti e acquisito fiducia come freelance, Giuseppe ha abbracciato completamente lo stile di vita da nomade digitale. Oggi, lavora e viaggia in tutto il mondo con la sua famiglia, godendo di una maggiore libertà e flessibilità nel modo in cui gestisce il suo lavoro e la sua vita.

Come coniugare nomadismo e vita in famiglia

Giuseppe vive da nomade insieme a sua moglie e suo figlio di 4 anni. Una scelta, quella di unire nomadismo e famiglia, adottata da quasi un terzo delle persone che lavorano in full remote.

libertà nomadi digitali report

La chiave per coniugare con successo il nomadismo digitale e la famiglia sta nel coinvolgimento attivo e nell’adattamento. La famiglia di Giuseppe ha trovato modi creativi per trarre vantaggio dalle opportunità di viaggio e di apprendimento mentre condivide esperienze significative insieme. Questo equilibrio richiede una pianificazione oculata, una comunicazione aperta e la capacità di adattarsi alle esigenze familiari in continua evoluzione.

  1. Coinvolgimento della famiglia: Giuseppe coinvolge attivamente la sua famiglia nel suo stile di vita da nomade digitale. Sua moglie è una psicoterapeuta nomade e suo figlio di 4 anni condivide le esperienze di viaggio. Questo coinvolgimento fa sì che il nomadismo digitale diventi un’esperienza condivisa e arricchente per tutta la famiglia.

  2. Worldschooling: Giuseppe menziona che hanno incontrato famiglie da tutto il mondo che crescono i loro figli viaggiando attraverso il worldschooling come metodo educativo. Il worldschooling coinvolge l’educazione dei bambini attraverso l’esplorazione di diverse culture e luoghi. Questo permette alla famiglia di imparare in modo attivo mentre viaggia.

  3. Flessibilità nel lavoro: Il lavoro di Giuseppe come programmatore freelance e la sua attività di insegnamento online gli permettono di avere flessibilità nell’orario di lavoro. Questo gli consente di trascorrere più tempo con la sua famiglia e di adattare il suo programma in base alle esigenze familiari.

  4. Scelte di luogo e alloggio: Quando pianificano i loro viaggi, Giuseppe e la sua famiglia scelgono luoghi e alloggi che siano adatti a una vita familiare. Questo potrebbe includere la ricerca di alloggi spaziosi o luoghi con strutture per bambini.

  5. Comunità di nomadi digitali: Giuseppe menziona di aver conosciuto altre famiglie con una visione simile della vita durante i loro viaggi. Queste relazioni possono essere preziose, poiché le famiglie possono condividere esperienze e supportarsi reciprocamente.

Consigli per intraprendere un percorso simile

  1. Identifica la tua passione e le tue competenze: Inizia con una valutazione delle tue passioni e delle competenze che possiedi o che desideri acquisire. Per farlo, puoi provare questo esercizio. Il nomadismo digitale può abbracciare una varietà di campi, quindi individua cosa ti appassiona e cosa sei disposto a imparare.

  2. Acquisisci le competenze necessarie: Se non hai già le competenze richieste per il lavoro che desideri svolgere, investi tempo nello studio e nell’acquisizione di tali competenze. Ciò potrebbe includere corsi online, formazione, o l’acquisizione di certificazioni nel tuo campo di interesse.

  3. Crea un portafoglio: Una volta che hai acquisito competenze, crea un portafoglio o un curriculum che mostri i tuoi lavori precedenti e le tue abilità. Questo sarà utile per presentarti ai potenziali clienti o datori di lavoro.

  4. Inizia gradualmente: Come ha fatto Giuseppe, potresti iniziare a cercare lavori freelance o opportunità di lavoro in modo parallelo al tuo attuale impiego. Questo ti darà la possibilità di accumulare esperienza e clienti prima di fare il salto completo.

  5. Preparati finanziariamente: Prima di abbandonare un lavoro tradizionale, assicurati di avere una solida base finanziaria. Risparmia denaro per coprire le spese durante i primi periodi di incertezza finanziaria.

  6. Sii determinato e paziente: Il percorso verso il nomadismo digitale o la carriera da freelance potrebbe comportare sfide iniziali. Sii determinato, paziente e pronto ad affrontare ostacoli. La perseveranza è spesso la chiave del successo.

  7. Costruisci una rete: La rete professionale è importante. Partecipa a eventi del settore, unisciti a comunità online e cerca di stabilire relazioni con altri professionisti nel tuo campo.

  8. Mantieni la qualità del lavoro: La qualità del tuo lavoro è fondamentale per ottenere successo a lungo termine. Sii professionale e consegnia il massimo valore ai tuoi clienti.

  9. Sii aperto alle opportunità: Il nomadismo digitale offre la possibilità di lavorare da luoghi diversi in tutto il mondo. Sii aperto a nuove esperienze e opportunità, e non avere paura di esplorare nuovi territori professionali e geografici.

L'errore da non commettere

La parte più difficile del diventare nomadi digitali è trovare il coraggio per lasciare il lavoro e affidarsi alle proprie competenze per crearsi una rendita attraverso attività online. Per questo motivo, spesso si commette l’errore di procrastinare la decisione e di giustificarsi con la scusa di “non essere pronti”.

(A tornare indietro) Mi butterei prima. Quando ho scoperto che avrei potuto lavorare viaggiando ho iniziato a studiare moltissimo (mi sono persino reiscritto all’università) perché pensavo che avrei dovuto avere molte più competenze per poter lavorare da freelance. La verità è che ero molto spaventato dal salto da dipendente a freelance e la sindrome dell’ impostore non mi faceva sentire sicuro delle mie capacità come programmatore. Spesso la ricerca della perfezione è solo un modo per procrastinare e rimandare una decisione come quella di mollare tutto e partire, sapendo come sono andate le cose sicuramente partirei molto prima e cercherei soluzioni anche in corsa.

Chiudiamo la Relevant Story di Giuseppe usando le sue parole rivolte a chi sta cercando di cambiare la propria vita.

Solo un incoraggiamento per tutti quelli che si trovano in un ufficio o in una situazione da cui non vedono nessuna via d'uscita: mi sono trovato nella vostra identica situazione. Ma per arrivare ora a vivere una vita che mi rappresenta davvero non è bastato fare una scelta, licenziarmi e tutto è avvenuto per magia. Sono serviti tantissimi passi, alcuni nella direzione giusta altri in quella sbagliata, ma tutti necessari. E se state leggendo una newsletter come questa vuol dire che siete già in cammino. 🙂

La risorsa rilevante

📚 Sulla Strada Giusta di Francesco Grandis
📚 Un indovino mi disse di Tiziano Terzani
📚 I libri di Gianluca Gotto

Conosci persone con una storia simile a questa? Segnalacele qui e proveremo a intervistarle.

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